2012 Mauthausen - marciatori della pace

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2012 Mauthausen

LE NOSTRE MARCE
Progettato da
Maria Tommasoni 3a B
Ist.Comp.Giovanni XXIII di Soncino
  
Progettato da
Marta Terranova 3a D
Ist.Comp. A.Manzoni di Trescore Cremasco
Progettato da
Phriscilla Tsasa Menga 2a A
Scuola Media G.Vailati di Vaiano Cremasco
  
Il progetto dei Marciatori della Pace di Vaiano Cr., iniziato nel 1991, si nutre di una nuova e importante conoscenza.  
Infatti, il 23 settembre 2012, si è concluso ‘’VIAGGIO della MEMORIA Vaiano Cr. - Mauthausen …… passando per Soncino”.  
Iniziativa, fatta incollaborazione con i Marciatori per la pace di Soncino e le Marciatrici della pace di Romanengo, che ha coinvolto ben 13 comuni del cremasco, con i relativi 8 plessi scolastici di riferimento, le associazioni locali e i volontari che si sono impegnati nei diversi ruoli, come podisti, ciclisti, cucinieri, attori etc…..  
L’avvio, dal parco Fiano di Vaiano Cr., alle ore 8,30 di giovedì 20 settembre, è stato preceduto da un prologo degli studenti della scuola media di Bagnolo, partiti dal comune col saluto del proprio sindaco, che hanno ricevuto il cambio dai ragazzi di Vaiano che a loro volta sono stati salutati dal proprio sindaco.  
La scena si è ripetuta, per i 43 km, con i ragazzi delle varie scuole coinvolte in tutti i successivi comuni attraversati dalla staffetta, Monte, Palazzo Pignano, Pandino, Trescore, Cremosano, Campagnola, Pianengo, Ricengo, Offanengo, Romanengo e Soncino. I 120 studenti coinvolti hanno dimostrato serietà e impegno, dando così il corretto senso al progetto “sensibilizzare, le giovani generazioni, e non solo, sui temi legati alla MEMORIA, attraverso la conoscenza, la discussione, l’informazione, il pellegrinaggio e la visita, dei luoghi dove ha primeggiato la crudeltà dell’uomo, il disprezzo dell’altro, l’eliminazione di chi era considerato “diverso”. Perché non accada più”.  
Da Soncino gli studenti hanno lasciato la staffetta, di successivi 280 km, ai 32 podisti che alternandosi ogni ora e percorrendo da Trento la ciclabile della Val d’Adige fino a Bressanone, hanno raggiunto, alle ore 10 il lager di Bolzano, (primo luogo del pellegrinaggio); breve saluto della dr.ssa Giacomozzi in rappresentanza dell’amministrazione comunale, per poi proseguire verso il confine Italiano del Brennero raggiunto alle ore 21.04 di venerdì 21 settembre.  
Cena, preparata dai nostri cucinieri, e pernottamento presso il centro sportivo di Vipiteno, messo a disposizione dal comune.  
Ripartenza col gruppo degli 8 ciclisti (coordinati dal campione cremasco Ivan Quaranta) dal Brennero alle ore 2.30 di sabato 22 e arrivo alle ore 15.40, dopo 317 km, al castello di Hartheim, uno dei sei centri dell’eutanasia nazisti.  
Nella mattinata di sabato 22 sono partiti due bus, uno da Vaiano e l’altro da Soncino, con circa un centinaio di persone che, dopo una visita accompagnata al lager di Bolzano (primo luogo del pellegrinaggio) e una breve cerimonia con posa di una corona di alloro, hanno fatto una sosta pranzo, preparato dai nostri cucinieri al centro sportivo di Vipiteno, per congiungersi nel pomeriggio alla marcia presso il castello di Hartheim (secondo luogo del pellegrinaggio). Visita e cerimonia nel cortile del castello, con posa di una corona di alloro, e trasferimento all’ostello Jugendgastehaus di Linz per la cena e il pernottamento.  
La mattina di domenica 23 due ciclisti, Riccardo e Mattia, hanno coperto il tragitto fino al Mauthausen Memorial (terzo luogo del pellegrinaggio) dove alle ore 9 sono stati accolti da tutti e 130 partecipanti all’iniziativa per iniziare la visita guidata al lager.  
Dopo aver formato quattro gruppi le guide, eccezionalmente messe a disposizione in giornata festiva dal responsabile Sig. Watterman, del Mauthausen Memorial, li hanno accompagnati in un percorso che oltre alla spiegazione della struttura e dei vari passaggi quotidiani a cui erano costretti i deportati, hanno anche coinvolto i presenti nella strategia messa in piedi dai nazisti per la spersonalizzazione dei deportati dal momento che varcavano le mura del lager.  
La visita si è chiusa con un corteo, preceduto dal ‘’bandierone della pace’’, le bandiere delle sezione combattenti e reduci di Vaiano e Pandino, dalla Bandiera della Pace consegnata dalla Scuola Primaria di Palazzo Pignano, dai simboli dei comuni e dalle varie associazioni coinvolti che, dal monumento a tutti i caduti, posto al centro del piazzale dell’appello dei deportati all’interno del campo, si è concluso al ‘’MURO’’ che ricorda le vittime Italiane, dove la cerimonia è conclusa con ringraziamenti ai partecipanti e le letture di brani di alcuni deportati.   
Si è infine provveduto alla posa di una corona di alloro in memoria di tutti i deportati barbaramente ammazzati.  
Il progetto continua, da oggi siamo già attivi per una prossima esperienza perché la MEMORIA non può fermarsi, soprattutto in periodi considerati di pace, perché i luoghi e gli eventi che ricordiamo sono nati in periodi di pace, le guerre li hanno solo fatti scoprire.
“Oltrepassammo quella soglia…in quell’attimo avevamo già virtualmente cessato di essere uomini,
per un poco saremmo stati nulla, per poi diventare numeri”;

“la nausea del delitto ci aveva sempre più attaccato inspiegabilmente al senso di
giustizia con cui punire chi ha sbagliato, ma non ucciderlo”.



Alessandro Roncaglio

da 106 giorni, un ragazzo di 17 anni deportato a Mauthausen

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